~ Co • lo • re marino.

Agosto. Quasi sul finire. All’imbrunire.

Ripenso a ieri, tra le ombre della sera intravedo il mio oggi e le scintille di un altro giorno. Forse domani o forse no.

Mi perdo nel blu di questo cielo senza nuvole. Leggero. I piedi, quelli no. Sono pesanti. Camminano lenti sotto la calura del sole che mi scotta la pelle.

“Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori.”

Ecco faccio mia l’intenzione in questi giorni di fuoco. Ho sete di colori e di leggerezza, di quiete e risate. Di tempo lento. Sui miei capelli, sui miei occhi, nella mia mente. A ogni battito del cuore.

Rientro imbevuta dell’oro del grano e del sole che sfrigola, del blu infinito, del porpora e del viola di certi fiori.

Prendo una penna e un foglio. Scrivo la mia terra felice che canta. Tratteggio questo mio tempo sospeso. Voglio imprimerlo a fondo perché ne resti traccia.

Orme sulla sabbia.

Dicono che una volta qui ci fosse il mare. Non so se sia così, mi piace pensarlo e immaginare che un giorno tornerà a trovarci. Sorridendo come dopo un lungo viaggio quando torni nella tua casa. Stanca, piena di sogni e bellezza. Felice di essere di nuovo nel tuo letto.

Se tendo l’orecchio mi pare quasi di sentirlo, un brivido sulla pelle. 🐚 Il suo richiamo gentile che mi riporta storie sussurrate da voci invisibili che non conosco. Forse non conoscerò mai.

Messaggi che sono conchiglie. Tintinnano nelle mie tasche. Onde verdi come le vigne. Rosa in certi miei sogni. Color tempesta in certi giorni. Nebbia o blu pavone in altri. Sono sempre con me, vanno e vengono, vicine e lontane.

Anche quando le sfido o scettica mi chiedo cos’abbiano da sorridere. Da sussurrare. Da essere così fiduciose. O dove vadano a nascondersi quando mi impunto di metterle nere su bianco.

Ma dopotutto sono onde, vanno e vengono. In un continuo andare, in un continuo trasformarsi e rinnovare. È il principio delle maree. Me lo diceva sempre la mia prof di fisica.

~ L’esercizio di scrittura creativa per te.

Ti unisci a noi?

Immagina di scrivere una lettera a un amicə lontanə. Ritorna al tuo centro. Racconta la tua terra felice. Narra le sua melodia, i colori e i luoghi del tuo cuore. Veri o immaginati. Disegna la tua mappa del tesoro.

Parti dai sensi, da un dettaglio, da un tuo sogno. Inizia da un colore o da una singola nota che hai colto nell’aria. Lascia vagare libera la fantasia, le tue intuizioni e suggestioni.

Divertiti nel tratteggiare la tua oasi del meraviglioso. Dai voce alla terra che abiti e che sogni, agli incroci e alle strade che hai percorso. Alle mete che hai attraversato o in cui hai trovato ristoro.

A quali storie darai respiro?